Fra tempeste e bagliori si affaccia l'autunno, in uno schermo che scolora poco a poco a evocare l'impermanenza. "Sole d'autunno inatteso,che splendi come in un di là, con tenera perdizione e vagabonda felicità..." (V.Cardarelli).
domenica 20 settembre 2020
Una veste nuova.
Una veste nuova è apparsa all'improvviso, con l'ultimo aggiornamento. Il mio blog sembra più bello, così, come una casa ristrutturata e in attesa di vita nuova. Una vita che spero di poter condividere, una voce sottile in una stanza vuota. L'eco, l'eco potrà ampliarla e diffonderla. Riempirla di suoni e di colori.
Di armonia.
mercoledì 29 luglio 2020
Finalmente liberi.
Liberi di muoversi, sia pure con attenzione. Il mare. L'acqua nella sua forza quieta, che increspa e solleva la superficie per cercare i suoi ritorni.
Il tempo del coronavirus ha lasciato tracce, ma su quelle si deve camminare. Per ritrovare e lasciarsi incantare dai propri sogni.
Il silenzio di quelle giornate, interrotto dalle comunicazioni dei media, ci ha indotto a stringere e riallacciare i rapporti da lontano. Amici vecchi e nuovi, incontrati o ritrovati. E a cercare temi che dessero senso al vivere. In me, si è fatto strada il tema del significato. Di quello che siamo e che l'umanità ha cercato a tentoni, come
in un enigma, nell'oscurità del tempo.
Gli archetipi, il mondo dei simboli, fanno una luce tenue, ma costante nel buio. Con le forme, i colori dei piccoli frammenti dell'esperienza individuale e collettiva.
Dopo le grandi tele, sono emerse le piccole, conservate e accatastate un po' dovunque nello studio, in attesa. Di qualcosa che potesse dar loro vita, suscitare emozioni improvvise e spontanee, ma coltivate da tempo nell'inconscio e nell'archeologia della psiche. Tracce di studi lontani, suggestioni antropologiche.
Così mi sono addentrata nella serie degli "Archetipi", così sto camminando in un cammino quieto, dove la relazione, senza la quale non c'é vita, si sviluppa in orizzontale, ma anche in profondità.
Il tempo del coronavirus ha lasciato tracce, ma su quelle si deve camminare. Per ritrovare e lasciarsi incantare dai propri sogni.
Il silenzio di quelle giornate, interrotto dalle comunicazioni dei media, ci ha indotto a stringere e riallacciare i rapporti da lontano. Amici vecchi e nuovi, incontrati o ritrovati. E a cercare temi che dessero senso al vivere. In me, si è fatto strada il tema del significato. Di quello che siamo e che l'umanità ha cercato a tentoni, come
Bisonte di Lascaux
Gli archetipi, il mondo dei simboli, fanno una luce tenue, ma costante nel buio. Con le forme, i colori dei piccoli frammenti dell'esperienza individuale e collettiva.
Dopo le grandi tele, sono emerse le piccole, conservate e accatastate un po' dovunque nello studio, in attesa. Di qualcosa che potesse dar loro vita, suscitare emozioni improvvise e spontanee, ma coltivate da tempo nell'inconscio e nell'archeologia della psiche. Tracce di studi lontani, suggestioni antropologiche.
Così mi sono addentrata nella serie degli "Archetipi", così sto camminando in un cammino quieto, dove la relazione, senza la quale non c'é vita, si sviluppa in orizzontale, ma anche in profondità.
giovedì 2 gennaio 2020
2020. Passo dopo passo.
Leggero, il tempo è volato via. Come le foglie degli alberi e come i fiocchi di neve. Come un foglio bianco alla finestra, come l'agenda che custodisco da tempo in attesa di poterci scrivere. Qualche volta l'ho fatto, a matita, per poter cancellare. Progetti, progetti. E nel sottofondo il venditore degli almanacchi di Leopardi, nel suo dialogo col passeggero. Davvero possiamo illuderci che tutto sarà diverso? Meglio continuare il cammino, sapendo che solo per convenzione sono i primi passi. E gli auguri...sono solo un'occasione per dire a qualcuno: ti conosco, non sei per me straniero. Oppure: Mi ricordo di te. O ancora: ti voglio bene.
lunedì 23 dicembre 2019
martedì 17 settembre 2019
Due domeniche di assenza.
Due domeniche di assenza. Impossibile collegarmi. L'estate in arrivo porta con sé pause, sospensioni, momenti di vita vuota che preparano tempeste e momenti felici. Così da sempre. La stanza del mio blog però ha continuato ad animarsi di presenze e di sguardi sul futuro. Un grande scaffale, destinato a raccogliere colori, libri, materiali cartacei e oggetti di ogni tipo attende di essere fissato alla parete. Il piccolo scaffale verde un tempo rifugio delle cose più disparate, vede in bell'ordine le sculture che fanno ormai parte di una storia e che qui posso cominciare ad allineare. Memorie, suoni lontani nel tempo. Si comincia da qui
Post retrodatato. E' stato scritto prima di questa lunga estate.
Post retrodatato. E' stato scritto prima di questa lunga estate.
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