Mi canta il cuore.

C'è un artista, mio amico, che produce ceramiche di valore e, quando è libero, scolpisce in terracotta figure di varia umanità. Quando le faccio, dice,  mi canta il cuore. Auguro a tutti di poter dire altrettanto nell'anno che viene.

La Natività di William Congdon

Nella piccola chiesa di San Raffaele, in via san Raffaele, appena svoltato l'angolo di Piazza del Duomo, è esposta la Natività di William Congdon: un'opportunità preziosa in questo tempo di Natale.

Un concerto particolare.

Ieri alle 18 in Piazza del Duomo a Milano ho danzato fra tanti che ascoltavano una musica collettiva che proveniva da finestre illuminate: un musicista per finestra. Un concerto pieno di allegria e di romanticismo. "Io ballo da sola".

Al buio per Gaza.

Domani, 19 dicembre, tutto il mondo alle 18 sarà al buio per Gaza. "Sentinella, quanto resta della notte?".

Chagall e la Bibbia.

Ieri ho visitato la mostra "Chagall e la Bibbia" al Museo Diocesano di Milano. Mi ha incantato la libertà di Chagall nei suoi "appunti", in cui mescola acquaforte, acquatinta, acquerello, matita e pastello... e la forza espressiva di immagini che si affollano deformate da un arbitrio che ignora proporzioni e prospettiva.

Sulla soglia

Sulla soglia. La personale che era stata progettata per il mese di novembre 2014 sarà realizzata dal 31 gennaio al 15 febbraio 2015 al Centro Culturale Manzoni in via Roma 16, Bresso (Libreria Il Girasole). Il vernissage sarà sabato 31 gennaio alle 18. Dipinti, installazioni e ceramiche sul tema della sospensione e dell'attesa. Parole e silenzi sullo sfondo, vita sommersa, bagliori e nebbie esistenziali. "Sulla soglia" è un paradigma nell'arte e nella vita. Nell'arte, quando astrazione e figurazione s'incontrano; nella vita quando, per dirla con Mario Luzi, "dalla barca si vede il mondo".

Nell'immagine: Acquitrino, olio su tela 2012, cm 50 x 130.

Cataloghi

E' uscito CAM Mondadori. A febbraio uscirà il catalogo dello Spazio Est, Alzaia Naviglio Grande 4, con cui ho collaborato nel 2013-2014.

Cammino.

A volte, il cammino.

Le alluvioni finiranno, lo so.

Diluvio, olio su tela 2010, cm 100 x 150

Sotto la pioggia, è pur sempre autunno.

Autunno, olio su tela 2012.

Al principio, la neve.

Sì, la neve in città è un pantano fangoso, ma in montagna...è quasi la bellezza al principio.

Aspettando la neve.

Nevicata, acquaforte e acquatinta.

Oggi nuvole. Come schiuma. "La schiuma è una cosa bella, come la mamma" (Giorgio Gaber, Lo sciampo").

Nuvole.

Ricomincio da tre.

Nuova Arte, editoriale Giorgio Mondadori 2012.

Andiamo.

Girotondo.

Io sono qui. Un nuovo inizio.

Io sono qui, tecnica mista e olio su tela 2013, cm 65 x 68

Aria di un fresco mattino.

Aria di un fresco mattino

Oggi acque chiare.

Si vede sul fondo. Acque chiare.

Sole di gennaio: il calicanto

Il calicanto.

Finalmente il sole.

Gennaio, acquaforte. Il calicanto.

Diluvio

Oggi si ricomincia.

Variazione mostra

Causa allagamento locali destinati alla personale "Sulla soglia", la mostra è sospesa a tempo indeterminato. Ulteriori informazioni in futuro. Grazie.

Siamo fatti di acqua, ma anche di sole.

Siamo fatti di acqua, ma anche di sole.

Trame Zen

Voglio parlare ora della stanza che il mio professore Remo Salvadori ha realizzato alla Triennale per "Trame". Un perfetto dialogo zen fra metallo e vetro, sette "pilastri" in rame (che pilastri non sono, bensì fogli di rame legati come covoni perché sostengano superfici circolari di metallo che a loro volta sostengono clessidre formate da grandi e meno grandi bicchieri in vetro trasparente) e una parabola lucentissima in rame; il tempo, la fragilità e la forza (fragilità apparente). La stanza ospita anche la "Porta della luce"; una specie di ingresso in un altrove di un artista di cui in questo momento non ricordo il nome. Bellissimo.

T-rame

Ho visitato la mostra "Trame" alla Triennale e non mi ha deluso: Sarà per lo splendore del rame, che a parer mio gareggia con l'oro, sarà per gli artisti e gli architetti che hanno prodotto i manufatti, l'ho trovata bellissima. In particolare il libro (in piombo sottoposto a elettrolisi, questa volta) di Anselm Kiefer, l'installazione minimalista di Carl Andre, l'opera di Marisa Merz e quella di Beuys. Semplicemente affascinante.

Quello che mi piace

Mi piace il rame. Domenica 9 è l'ultimo giorno per visitare la mostra TRAME alla Triennale di Milano. Conto di andarci. Per me, il rame è luce.
P.S.: Spero che non mi deluda.

Locandina

Ciao.

Ciao. Inizia oggi una chiacchierata sull'arte, tra amici. Che cosa ti piace e perché? Penso che ogni parere sia utile e legittimo, ma può essere comunicato  solo se si arriva a quel punto: a di-chiarare (spiegare) il perché. Perché mi piace o non mi piace, perché mi sento fratello con un artista ed estraneo ad un altro. Che parentela c'è, tra noi umani, che talvolta si fa intimità e talvolta inconciliabile estraneità. Per me, arte (e vita) è stare sulla soglia e vedere (con le parole di Mario Luzi) il mondo dalla barca.  Fratelli, c'è una barca e dondola nella luce. E' dalla barca che si vede

il mondo.

Cieli 2

Cieli 2, olio su tela cm 100 x 150

Cieli 1

Cieli 1, olio su tela 2009, cm 100 x 150

Riprendo la serie dei cieli.

Cieli 1, olio su tela 2009, cm 100 x 150

Eccomi di nuovo

Quiete, 2010, acrilico su tela cm 100 x 150

Nuova Arte

A Villafranca di Verona, all'auditorium del Castello Scaligero, il 12 aprile, sabato alle 17, inaugura la mostra dei partecipanti a "Nuova Arte" ideata e organizzata dalla prof.ssa Giulia Sillato. Ci sarò anch'io con "Terra" e "Una lontana città". La mostra resterà fino al 10 giugno.

Alba e crepuscolo (cm 150 x 150 l'uno).

stra.jimdo.com

Spazio Est, 12 aprile: inaugura la collettiva "Riflessi" alle 17,00.

Bosco 7

Bosco 7 2012, olio su tela cm 60 x 130

Musica.

Gioco

Domani sabato 1 marzo allo Spazio Est (Alzaia Naviglio Grande 4, Milano) alle ore 17 si inaugura la collettiva dal titolo "Gioco". Partecipo con un'opera divertente che ha il punto, ancora una volta, come elemento portante. Cerchi? Palloncini in volo? Il suono dei colori?

Le strade del vento.

Kandinsky al Palazzo Reale, Milano

La mostra di 80 opere dal Museo Pompidou merita la coda, che sabato era particolarmente lunga. Suggestione, comprensione, nutrimento. La consiglio a tutti quelli che cercano.

Io sono qui

enciclopediadarteitaliana
E' uscito il volume Enciclopedia d'arte italiana. Ci sono anch'io con "Io sono qui", 2013.

Il merlo.

E' tornato il merlo, sul tetto di casa mia. Mi sono seduta e l'ho guardato da dietro i vetri. Il becco lungo e giallo, le piume color cenere, il corpo armonioso; le zampe sottili e appena divaricate. Si guardava intorno, senza cantare (senza suono né parola). Senza paura, con la fierezza di chi sa che può volare via. Lo ha fatto all'improvviso, dopo aver esplorato con lo sguardo sotto di sé. A destra, a sinistra, in alto, in basso. Mi ha osservato per un attimo, con calma, e poi di nuovo intorno. Non ha cantato: forse aspetta la primavera.

Punto.

Attese: Eclissi, Pesca. Olio su tela 2013, cm 20 x 30 l'uno.

Punto.

Io sono qui, tecnica mista su tela 2013, cm 63 x 69

Punto, linea e superficie.

Quando, alla prima revisione (e quindi alla prima conoscenza) il professore mi ha detto: "Bene, esploriamo la sinestesia" ho obiettato, da letterata, che la sinestesia mi sembrava un fenomeno legato alla parola poetica. Non ho avuto risposta, ma ho continuato a cercare.
Oggi, che ho lavorato un po' e ho raggiunto i fatidici 10 anni di apprendistato, trovo illuminante un testo che fino ad ora avevo preso in considerazione solo a tratti e sommariamente: "Punto linea  superficie" di Wassily Kandinsky. Ne darò ragione un po' per giorno.

Samadhi

Paesaggio, acrilico su tela 2009, cm 105 x 155

Il samadhi della gioia

Raffigurando il carattere mutevole e illusorio della realtà, il paesaggio lascia nell'animo un senso profondo di gioia e di libertà. Non rappresenta, infatti, il pittore, la mimesi dell'oggetto, ma la sua pulsazione.  Ciò che  dipinge  è uno scenario interiore, che non esiste in alcun luogo, e il suo stato mentale è il samadhi della gioia.
(fonte: A.Russo...)

Koko: austera dignità. essenzialità. caratteristica delle cose vecchie.

Rêverie 3, acrilico su tela 2009, cm 100 x 100

daisuzoku: abbandono di ogni immagine convenzionale.

fukinsei: asimmetria, casualità, spontaneità della natura.

Uccelli e piume, olio su tela 2010, cm 60 x 130

kanso: sobrietà, poetica dell'assenza, bellezza estremamente semplice.

Dopo il diluvio, olio su tela 2012, cm 100 x 150

seijaku: silenzio, quiete come stato mentale.

Fruscio, olio su tela 2012, cm 70 x 70

shizen: fresco, libero, fluido.

Autunno, olio su tela 2012, cm 52 x 96

Aria del fresco mattino

Aria del fresco mattino, olio su tela 2012, cm 100 x 140

Vuoto e forma

La forma è il vuoto, il vuoto è forma (Estetica Zen)

furyu: bellezza segreta

Uccelli in campo scuro, 2012, olio su tela, cm 100 x 100

Furyu

Quattro vocaboli sono al centro del sentimento zen della vita: sabi, quieto e solitario, wabi, malinconico, aware, nostalgia del tempo che passa, yugen, inconoscibilità del reale. Insieme, definiscono la sensibilità che si esprime nel termine giapponese furyu.

Spiaggia delle due lune

Spiaggia delle due lune, olio su tela 2012, cm 100 x 140

Shibui

Il fascino di una cosa shibui sta nel suo essere una forza trattenuta, una bellezza velata da intravedere a poco a poco e su cui soffermarsi a lungo. Nell'estetica zen, questa caratteristica corrisponde ai termini wabi, sabi, yugen, fukinsei, kanso, koko, shizen, daisuzoku, seijaku.
                                                                   Le informazioni sono tratte da A. Russo, sesshutoyo.com

Acquitrino

Acquitrini, olio su tela 2012, cm 100 x 140

Yugen

Yugen è l'impenetrabile profondità e segretezza delle cose.

Quiete, acrilico su tela 2012, cm 100 x 150

Leggermente scuro

Un bagliore improvviso, l'impressione di un attimo che sembra attingere a un segreto. E' a quel punto che il pennello si ferma. Il resto è un di più e, in pittura, il più è nel meno.
Termine giapponese yugen : leggermente scuro.

stra.jimdo.com

L'acqua e il vento

Mi sono chiesta il perché della mia predilezione per l'acqua e per il vento e mi è sembrato di trovare risposta nell'estetica zen, che usa il termine furyn, nel giapponese moderno "elegante", ma letteralmente vento e acqua che scorre e il termine feng-lin, cinese, che significa seguire l'acqua e il vento. Il riferimento è all'acqua che è tangibile eppur sfuggente, al vento che si sente e non si vede. Il richiamo è a un ideale di vita il più possibile simile a quello della natura, l'idea è la spontaneità e la bellezza effimera.

(Fonte: A.Russo, Sesshutoyo.com)

Una lontana città, olio su tela 2010, cm 100 x 100

Una lontana città

Il 1° febbraio allo Spazio Est, Milano, inaugura la collettiva dal titolo "Conflitto". L'opera che espongo s'intitola "Una lontana città" e allude metaforicamente alla città della pace, la nuova Gerusalemme. Olio su tela 2010, cm 100 x 100.

Sorridere.

"Sorridere è vivere come
un'ombra o una foglia,
accettando la sorte.
E' morire a una forma e
rinascere a un'altra."
                            (Cesare Pavese)

Réverie, una strada.

Rêverie, acrilico su tela 2007, cm 100 x 100

Enciclopedia dell'arte italiana

Ho rinnovato le immagini dei miei lavori in "Enciclopedia dell'arte italiana". Si accede tramite Google.