Quando, alla prima revisione (e quindi alla prima conoscenza) il professore mi ha detto: "Bene, esploriamo la sinestesia" ho obiettato, da letterata, che la sinestesia mi sembrava un fenomeno legato alla parola poetica. Non ho avuto risposta, ma ho continuato a cercare.
Oggi, che ho lavorato un po' e ho raggiunto i fatidici 10 anni di apprendistato, trovo illuminante un testo che fino ad ora avevo preso in considerazione solo a tratti e sommariamente: "Punto linea superficie" di Wassily Kandinsky. Ne darò ragione un po' per giorno.
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