sabato 18 novembre 2017

Almanacco degli artisti 2018, L.Bocca

Ho ritirato in libreria l'Annuario degli Artisti 2018. Questo è il mio intervento.

"Per il pittore non esistono più oggetti colorati, ma risultati di composizioni di paste. Quello che per te è un fiore delizioso (oggetto di nozione o parte di sentimento) è per me un accordo basato sulla lacca rosa. Il celestrino del bianco e un giallolino leggermente freddato dallo smeraldo, pur non cessando di rimanere fiore..." (Gianni Maimeri, Trattazione di uno studio sul colore).

Mi è balzato all'occhio, mentre scorrevo un raffinatissimo dépliant pubblicitario. E mi sono detta: "E' esattamente ciò che penso, o meglio, che sento, mentre dipingo".
Le tracce della natura sono, per così dire, tradotte in codice, senza tuttavia scomparire. La nuvola resta nuvola, così l'acqua e la terra, per la loro particolare consistenza e forma, capaci, come tali, di suscitare emozione estetica.

Ed è questo processo che consente a chi guarda, non solo di leggere, ma anche di protendersi verso un mondo che riconosce come proprio e da cui può attingere, in quanto ne fa parte. Non solo con gli occhi, ma con lo sguardo della mente, il ricordo, l'istinto e l'intera sensibilità tattile, olfattiva e uditiva. Per questo un quadro si dice silente o rumoroso e per questo l'universo, cosciente o inconscio di ognuno, può trovarvi spazio esistenziale.

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